L’ultimo desiderio di Hazel

Hai mai pensato a come si dovessero sentire Hazel o Gus nei momenti più difficili della loro malattia? Certo se anche tu hai passato dei momenti simili a quelli oppure hai vissuto a contatto con persone che li hanno passati potrai capire molto meglio di me la situazione e se dicessi che, non sapendo, non ho alcun diritto di parlare di certe cose, non potrei non darti torto. Eppure, sebbene non possa dire granché, so per certo che in momenti della vita come questi anche la realizzazione di un piccolo sogno può diventare una grande felicità, uno di quei momenti che ti ricordi per il resto della vita. Sebbene mi piaccia molto l’idea dell’ “ultimo desiderio” purtroppo saperla solo un’invenzione letteraria non mi ha stupito molto: ma la cosa più importante è che sia venuta nella mente dell’autore poiché, a questo mondo, esistono persone di grande cuore che augurerebbero a tutti i malato di avere la possibilità di realizzare un loro desiderio. 2015-09-28 23.36.22
Ma veniamo al punto chiave dell’articolo: il desiderio di Hazel.
” «Hai un Desiderio?» ha chiesto. Alludeva a quell’organizzazione, La Fondazione del
Genio, che si occupa di garantire ai bambini ammalati l’esaudimento di un desiderio.
«No» ho detto. «Ho usato il mio desiderio prima del Miracolo.»
«Che cosa hai fatto?»
Ho sospirato. «Avevo tredici anni» ho detto.
«Non Disney» ha detto lui.
Non ho detto nulla.
«Non dirmi che sei andata a Disney World.»
Non ho detto nulla.
«Hazel GRACE!» ha gridato. «Non puoi aver usato il tuo unico desiderio in punto di morte per andare a Disney World con i tuoi.»
«Siamo andati anche a Epcot Center» ho mormorato.
«Oh, mio Dio» ha detto Augustus. «Non posso credere di avere un’infatuazione per una ragazza che nutre desideri tanto banali.»”

“Disney World”, un desiderio banale. Ma chi è il bambino che non ha mai sognato di poter andare a divertirsi in un enorme parco divertimento? Per di più non è la cosa più semplice del mondo essere un/una ragazzo/a malato/a di cancro con la possibilità di esprimere un ultimo desiderio e dover decidere quale sogno esaudire sapendo che ti rimangono ancora pochi giorni da spendere!

A mio umile parere non esistono desideri banali o infantili se questi servono a contribuire alla tua felicità: forse Hazel non ha saputo aspettare l’occasione giusta, ma non per un desiderio banale bensì perché 1)non credeva di vivere ancora tanto a lungo e 2)non aveva mai creduto di poter trovare un desiderio che le procurasse maggior felicità come quello di andare ad Amsterdam assieme al suo ragazzo per conoscere l’autore e tutti i segreti del suo libro preferito: “Un’imperiale afflizione”.
Il mio consiglio è, quindi, quello di perseguire i propri sogni, desideri, anche se possono apparire banali e purtroppo non sempre tramite l’aiuto dei Genii: vedrai che questo percorso, nonostante possa apparire arduo e impervio, a lungo andare può apparire la via migliore per raggiungere gioia e successo.

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