Scegliere di non soffrire? O scegliere per chi soffrire?

La sofferenza: una delle cose “più imprescindibili” in questo mondo. Come possiamo non accorgercene ogni giorno di quanto sia impossibile evitare di soffrire per un motivo o per l’altro.

E sono proprio il dolore e la sofferenza a giocare un ruolo chiave nella storia di Hazel e Gus, quasi a voler prendere il sopravvento sulla felicità, sull’amore dei due protagonisti. Ma non ci riescono (e menomale!), evidentemente perché la necessità di essere felici andava al di là di ogni sofferenza e malattia, o almeno la necessità di condividere questa sofferenza (a noi destinataci) con le persone che ci stanno accanto fa sì che possiamo trovare un senso a tutto. Ci domandiamo dunque: possiamo scegliere di non soffrire? E ne vale davvero la pena? Non secondo il nostro caro Gus:

“Puoi scegliere di non soffrire in questo mondo, però puoi scegliere per chi soffrire. E a me piace la mia scelta, spero che ad Hazel piaccia la propria.”

Come si fa a non soffrire? Un vecchio filosofo avrebbe detto: “semplice, atarassia”. Smettere di provare emozioni e scansare ogni passione è davvero una soluzione? Per qualcuno sì, e ci sono anche religioni orientali che credono che la soluzione al dolore sia un allontanamento dall’illusione di questa nostra vita fatta di passioni terrene. (Okay, forse, è un’analisi piuttosto superficiale e c’è molto altro dietro, ma il succo è sempre lo stesso.)

Sì, si può scegliere quindi di non soffrire, ma ci sono degli “effetti collaterali” non del tutto trascurabili: rischiamo di finire per continuare a esistere senza vivere veramente, evitando anche gli aspetti positivi della vita pur di rinunciare a quelli negativi. Siamo disposti davvero a rinunciare a felicità, amicizia, amore e molto altro?

Possiamo però scegliere per chi soffrire! Be’ un compromesso decisamente accettabile dato che possiamo così non rinunciare a tutti i lati positivi della vita e allo stesso tempo possiamo condividere la sofferenza con gli altri (e questo varrà per sempre, anche se gli “altri” non dovessero esserci più, perché rimarranno sempre nel nostro cuore).

Che ne pensate? Sarà davvero così? Siete d’accordo con Gus? Scrivetelo nei commenti e non dimenticate di visitare la nostra pagina facebook!! A presto 🙂

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